domenica 11 aprile 2010

Inculate

La penetrazione dietro è un qualcosa che ho capito che può piacere molto sia
a noi maschietti che alle nostre fidanzate. Io non ho avuto molte esperienze
ma tutte molto belle. La prima volta è stata fantastica.

Eravamo in cucina all'ora di pranzo. Soli. Lei stava cucinando ai fornelli
indossando un bel grembiule bianco. La giornata era di primavera inoltrata
ed un caldo tepore entrava dalla finestra. Il sole illuminava l'ampia
cucina.Ci eravamo alzati tardi quella mattina. Regnava una piacevole calma
ed un silenzio non usuale per quanto fosse domenica.Lei mi aveva chiesto se
quanto stava cucinando era di mio gusto ed io, con la scusa di risponderle,
mi sono avvicinato a lei come a curiosare tra le pentole. Lo spazio era
poco, il piano cottura piccolo e mi sono messo alle sue spalle. Da dietro ho
cominciato a stuzzicarla. Baci ed abbracci.


Lei era impegnata e non poteva opporsi e questo mi eccitava molto. Così,
dopo averle sbottonato per bene la camicetta, prima le ho palpato bene le
tette (una terza abbondante) strizzandole e tirandole più volte i capezzoli,
poi le ho tolto il reggiseno. A quel punto il gioco si è fatto interessante,
mi sono eccitato per la situazione che si stava creando, e lei pure. Il
cazzo nelle mie mutande era ormai bello duro e lo sentivo pulsare.
Stringendola a me le avevo dato modo di sentire tra le natiche la mia voglia
di chiavarla. Le ho sfilato le mutandine e poi la gonna lasciandola solo con
la camicetta aperta e il grembiule da cucina (di quelli fatti a salopette)
che le copriva sia i seni che la sua micetta ma lascianole scoperto il
culetto a mandolino.


Sempre da dietro l'ho accarezzata in mezzo alle gambe trovandola già tutta
bagnata. Lei continuava a cucinare facendo finta di non essere minimamente
distratta dalle mie carezze. Dopo averle messo due dita dentro la fica
fradicia, le ho portate vicino alle sue labbra chiedendole di assaggiare.
Senza aspettare un attimo me le ha leccate anzi succhiate ben bene, e con
grande trasporto!


"uhm, buono!" ha esclamato. "Assagglia anche tu". Non aspettavo altro. Le ho
spinto due dita fin dove potevo stantuffando un pò di volte energicamente
per far uscire il suo nettare. Il sapore della sua fica calda in bocca era
fantastico, il gusto piacevole segno di un buon godimento.


Mi sono allontanato e sono andato a prendere una banana un pò acerba, lunga
e dura, dritta e grossa (hai presente?). Le ho chiesto se le piacevano le
banane e lei mi ha detto lascivamente "molto". L'ho lavata bene e mi sono
avvicinato alla mia fidanzata rimasta sempre alle prese con i fornelli per
preparare il pranzo ma penso sopratutto in attesa degli sviluppi delle mie
fantasie. Non credo si aspettasse qualcosa in particolare ma credo fosse
disposta a stare al gioco fino in fondo. Per recitare bene la sua parte,
dapprima ha cercato, senza riuscirci, di rimandare ad altro momento e luogo,
blaterando mille scuse e deboli giustificazioni, poi si è lasciata andare.


Le ho messo la banana vicino alla bocca chiedendole di leccarla per bene.


Doveva essere molto eccitata perchè ricordo che non l'avevo mai vista così
appassionata con la lingua. Sapeva come provocare la mia eccitazione.
Insieme a letto stavamo proprio bene, facendo scintille e riuscendo a fare
l'amore parecchie volte durante ogni rapporto.


Con una mano le ho allargato le gambe e con l'altre ho fatto scorrere la
banana sulle schiena poi sulle natiche, lentamente fin in mezzo alle grandi
labbra. Mi ricordo il suo gemito. Era molto grossa ma la voleva dentro
tutta. Ad ogni spinta ne entrava un pezzettino di più. Allora la sfilavo per
spingerla nuovamente dentro. Nel frattempo io con l'unica mano libera mi ero
aperto la cerniera dei pantaloni e avevo liberato il mio sesso. L'erezione
era al culmine, la cappella rosso fuoco era bella gonfia. Il pensiero era di
sfilare la banana dalla sua fica sostituendola con il mio cazzo che non
desiderava altro che infilarsi in quella bella, calda ed umida caverna.


Successe che era già così bagnata dovunque che il sentire il mio sesso tra
le sue gambe aveva ulteriormente aumentato la sua eccitazione provocandole
una copiosa sborrata. Mi ritrovai dentro di lei in modo così naturale che
non dovetti faticare molto ad entrare fino a metà. Da una parte sentivo la
banana che continuavo a far andare su e giù, dall'altra avvertivo il piacere
di lei crescere senza controllo. Le ero entrato nel culo senza accorgemene.
Era già venuta forse una decina di volte ma continuava a venire a
ripetizione ad ogni mio colpo doppio. Molto bella la sensazione di sentire
che lo voleva tutto fino in fondo anche nel culo, fino ad allora vergine ed
intatto. Le sue pareti stringevano il mio sesso come non avevo mai provato.
L'eccitazione era alle stelle e così lo spinsi dentro con forza, con
violenza, fino in fondo. Arrivammo insieme all'orgasmo e per un attimo
perdemmo i sensi rischiando di finire sopra ai fornelli accesi.


E la banana ti chiederai? Aveva detto che le piaceva e così, a fine pasto,
gliel'ho fatta mangiare. Cosa che ha fatto con molta sensualità e malizia.
Così siamo poi finiti a letto un'altra volta!

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