mercoledì 1 dicembre 2010

Un pene enorme

Un pene davvero enorme, leggete qui che racconto!

Era il '90 e noi militari a Trieste ci si trovava spesso in un
gruppetto di compagni con in comune l'età breve e il pensiero
costante della gnocca.

Tra noi 4 vi era uno spilungone , Ciano chiamato per antonomasia
-tre gambe-, ancora verginello principalmente a cagione della
mentulona che si ritrovava e che temeva di usare per non impigliarsi
con la giustizia. Spesso legava cotanto pene con delle bende
in due riprese in modo da non strozzarlo e se lo appendeva al collo;
lo teneva in su anzichè lasciarlo andare in giù perchè 35 cm di lunghezza,
e relativo diametro, potevano generargli situazioni incresciose.
Un dramma continuo, un tormento.,- che farsene?! - diceva spaventato....

Si è pensato allora di aiutarlo per il battesimo carnale ricorrendo
all'aiuto delle professioniste. Si sapeva che v'era una 'casa di cura'
di prostitute casalinghe ove si risolvevano anche queste emergenze;
per essere più sicuri del risultato abbiamo pensato fosse meglio
aggiungere un paio di buoni bicchieri di vino a entrambi gli attori.
La madre, la Maitresse Vanda, gestiva normalmente la slava spigolosa
di nome Katiuscia e saltuariamente concedeva la figlia,
Aldona di circa 40 anni, cicciotta e muta dalla nascita.
Si propende per Aldona all'unanimità, ritenendla meno a rischio.
Si concordano le modalità, si perfeziona la fase preparatoria
con opportuni discorsi portando i due bicchieri di buon vino;
infine si giunge alla fase esecutiva accompagnando i due in camera,
ricordando nuovamente alla donna che sarebbe stato un rapporto
molto speciale speciale, qualcosa d'inedito forse.
Noi tre più le due donne fuori della porta ad ascoltare i rumori; ed
è così che dopo circa 5 minuti si ode un acutissimo strillo della Aldona:
l'eccezionale attrezzo aveva 'fatto parlare la muta'.
L'utero contuso, ma anche la voce portentosamente comparsa
richiedevano festeggiamenti particolari. Che vennero ....

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