giovedì 20 gennaio 2011

Un grosso pene nel culetto

Quando un bel culetto incontra un pene grosso si fanno davvero scintille. Godetevi questo bel racconto erotico, davvero interessante!

Questa mattina ti ho telefonato invitandoti da me per la serata. Hai
indossato quella minigonna a tubino che mi piace tanto con le auto
reggenti e quel bel tanga nero che ti ho regalato. Li hai abbinati con
quel top argento che abbiamo comprato assieme la settimana scorsa.
Pensi proprio di esserti fatta carina, giusta, giusta per una bella
serata.

Ed ora sei davanti alla mia casa, smonti dalla macchina e ti giri a
chiudere la porta.
Ma che succede! Ti ero girata un attimo fa, non c'era nessuno, ed ora
cos'è questa roba che ti ha coperto a testa?
Un terrore folle ti blocca.
Vorresti gridare ma una mano ti copre la bocca mentre un braccio ti
avvolge la vita stringendoti sotto anche le braccia e ti solleva.
Ma cosa sta succedendo? è stato un attimo, ma ti è sembrato un secolo.
Cerchi di divincolarti ma ti sento stretta in vita come da una morsa,
con le gambe così a penzoloni, ti sembra di essere uno di quei pacchi
che si portano sottobraccio.
Aiuto! Aiuto! Cerchi di gridare, ma dalla tua bocca esce solo un
flebile lamento.
Una specie di laccio ti stringe leggermente il collo, ma la mano
continua a premere forte sulla tua bocca e la stoffa è troppo tirata
perché tu riesca a morderla.
Stai scendendo una scala, senti dei rumori strani, cerchi di
divincolarti e scalciare, ma l'unico risultato è quello di sentire
ancor più forte la stretta in vita.
Stai sudando sia per il terrore che stai provando e sia per gli sforzi
che stai facendo per liberarti, ma il braccio ti stringe sempre forte,
quasi ti manca la forza di respirare.
Sei terrorizzata, non riesci proprio ad immaginare cosa stia
accadendo.
Dei rumori di catenaccio, una porta che si chiude e vieni posata.
A momenti cadi. Hai perso senza accorgerti una scarpa e i dieci
centimetri dell'altra ti sbilanciano.
Urli!
Urli con tutta la tua voce. Ma non senti niente, ti sembra di essere
in un mondo ovattato, il pavimento è strano, sembra morbido.
Senti due mani che prendono i tuoi polsi, ti tirano in avanti, stai
per cadere, ma qualcosa di duro ti ferma, una mano si poggia sulla tua
testa e la spinge verso il basso.
Hai un terrore folle, urli e urli ancora con tutto il fiato che hai in
corpo, incominciando a piangere.
Qualcosa di duro ti sta stringendo il collo, fai per ritirare le mani,
ma sembrano bloccate, si muovono un po' avanti ed indietro, lo stesso
per il collo. Puoi muoverlo un po' avanti ed indietro e girare la
testa, ma in su ed in giù che qualcosa di duro che lo ferma.
Hai paura urli e cominci a singhiozzare continuando a piangere, sei
sempre più disperata.
Gridi cercando aiuto, ma sembra che tutto si perda nel vuoto, non
senti nessun altro rumore ad eccetto della tua voce. Eppure qualcuno
deve pur esserci.
Singhiozzi e piangi.
Una mano ti prende la caviglia sinistra, urli ancora, cerchi di
scalciare, ma ti tira forte la gamba e senti una cosa avvolgermi la
caviglia.
Urli! e urli ancora cercando di farlo sempre più forte.
La mano ti molla. Subito cerchi di ritirare la gamba ma è come legata.
Aiuto! Gridi.
Gridi ancora, la gola comincia a bruciare e farti male.
Succede lo stesso alla destra, anche se la prima volta eri riuscita a
sfuggire alla mano.
Sei scomoda messa così, con collo e polsi bloccati in avanti, con le
gambe aperte e legate. Cerchi di trovare un punto d'equilibrio
appoggiandoti sulle braccia.
Sei terrorizzata, la paura ti provoca dei fremiti e delle convulsioni
su tutto il corpo, piangi ed urli ancora, ma non senti nessun rumore.
La stoffa che ti avvolge la testa e troppo scura per riuscire a vedere
qualcosa, ti sembra che ti manchi l'aria, urli ancora e il respiro si
fa veloce e pesante.
Piangi e singhiozzi chiedendo aiuto e pietà, ma non si sente
assolutamente nulla oltre al mio respiro affannoso e i tuoi
singhiozzi.
Passa il tempo sembra eterno c'è un silenzio terribile che ti spaventa
ancor più, ti sento sola hai una pura folle, non senti proprio niente.
No, aspetta c'è come un fruscio, un muoversi di stoffa.
Improvvisamente la luce. I capelli ti cadono sui lati della faccia,
sbatti un attimo le palpebre prima di riuscire a mettere a fuoco la
vista.
Davanti hai un muro bianco, anche il pavimento è bianco. Dietro la
testa c'è una specie di tavola di legno da cui sui lati della testa,
spuntano le mani. Provi a girare il capo ma nella tua visuale ci sono
solo queste due tavole e il gancio che le fissa.
Mi sembra una gogna medioevale, ma l'idea ti appare troppo assurda per
essere vera.
Vieni distolta dai tuoi pensieri da una mano che ti accarezza il
sedere.
Cerchi di divincolarti, ancheggi come per scrollartela di dosso ma
niente, queste due mani stanno correndo sul tuo corpo, veloci e
leggere.
Quando ti passano sul ventre scoperto tra la gonna ed il top un
brivido ti fa accapponare la pelle.
Ma quante sono?
Da quanto sono veloci nello spostarsi sembrerebbero più di due.
Mentre una si è fermata sul ventre comprimendolo leggermente, l'altra
sta salendo all'interno della coscia destra, sale piano verso la fine
delle autoreggenti.
Ahi! Gridi!
Ti ha pizzicato la carne all'interno della coscia li dove finiscono le
calze.
Urli!
Hai! mi stai facendo male bastardo! Gridi ancora più forte.
Come per ripicca alla tua protesta l'altra mano s'infila velocemente
sotto il top e ti pizzica violentemente il capezzolo destro.
Il tuo corpo si contrae, s'inarca.
Ahi gridi!
Senti che la gonna ti viene arricciata su, in vita.
Urli, ancheggi, cerchi di divincolarti ma niente da fare sei bloccata.
Ma dove sei finita?
Hai paura singhiozzi mentre le due mani ti accarezzano le natiche e
l'interno delle cosce.
Una s'infila sotto la stringa del tanga e te lo tira.
Gridi Hai!
Fa male se lo lasci da cosi distante.
È leggermente elastico e si scarica come un colpo di frusta giusto li.
Il colpo ti fa istintivamente inarcare e contrarre il corpo.
Hai! E ridargli.
Hai! E ridargli ancora.
E ancora, e ancora.
Ma allora ci provi gusto, stronzo! Pensi.
Però in fin dei conti non è male. Senti i capezzoli che ad ogni colpo
diventano sempre più turgidi.
Urli! Urli!
Ma cominci a renderti conto che non serve a niente.
Le due mani cominciano a muoversi freneticamente sulle tue natiche
pizzicandole ogni tanto.
Ad ogni colpo del tanga il corpo s'inarca, ormai è un continuo, i
muscoli della schiena cominciano a dolerti.
Nei momenti di tregua tremi tutta.
La paura, la rabbia ti fanno fremere tutto il corpo.
Senti una mano sul culo infilata sotto il tanga.
Ti preme prima delicatamente strisciando avanti ed indietro, poi man
mano la pressione si fa più forte.
Ti lamento la pressione comincia ad essere dolorosa, senti il culo
dilatarsi. Hai!
- Stronzo mi fai male - urli.
Hai! Hai! Urli.
Cominci a piangere e singhiozzare sempre più forte ancheggiando
violentemente nella speranza di scrollarti di dosso questa tortura.
Ma più di tanto non puoi muoverti con le caviglie legate.
Una mano s'infila sotto il top ti ripizzica violentemente il capezzolo
destro.
È un'altra fitta che t sale nel cervello facendotelo esplodere.
Hai! Urli ancora più forte, ma la mano stringe sempre di più il tuo
povero capezzolo.
Senti una sensazione strana, hai un terrore folle, sei pervasa dalla
paura ma dentro alla pancia senti come qualcosa muoversi.
Sei impazzita, pensi, mi stanno torturando e comincio ad eccitarmi.
Scacci immediatamente questo pensiero dalla mente, e rincominci a
piangere e singhiozzare ancora più forte e più disperatamente.
Intanto la mano ha lasciato il tuo capezzolo e sta stringendo tutto il
seno, non mi fa male, ma qualcosa di strano ti sta succedendo.
Sarà un effetto della posizione o dello sconvolgimento che ho dentro,
le cosce ti fremono e il tuo culetto sembra attraversato dalla
corrente elettrica.
Il tremito che sino adesso ti ha percorso il corpo sta come
abbassandosi verso le gambe, le mie natiche cominciano prima piano,
poi sempre più velocemente a tremare e contrarsi.
Senti un corpo posarsi su esse.
Ma è nudo!
Inequivocabile al centro, percepisci la presenza di un pene in piena
erezione.
Aiuto, Aiuto gridi ancora con uno sforzo tremendo che ti ardere la
gola.
Ma doveva capitare proprio a me!
Urli ancora!
Singhiozzi, lui si posa ancor più su di te schiacciandoti le spalle
sulla parete di legno e stringendo dal davanti l'interno della mie
cosce.
Sento forte la pressione del suo pene sul tuo culo protetto solo
dall'esile strisciolina del tanga.
Le sue mani salgono piano piano, esplorando ogni centimetro della tua
pelle all'interno delle cosce, arrivavo sino la tanga, s'infilano
sotto e con le dita stuzzicano il buchino bello lisco e depilato.
Poi si congiungono sul davanti dandoti qualche strappetto li e quindi
stando sempre sotto il tanga, arrivano su, sui fianchi.
Hai!
Gridi nel sentire lo strappo del tanga.
Aiuto! Aiuto! Continui a gridare anche se ormai sei certa che non
serva a più niente.
Ti sento fortemente a disagio così inclinata in avanti e con il sedere
scoperto.
Il maiale si potrà godere la completa panoramica del tuo culetto con
al centro, in bella mostra.
Continui a tremare, le tue natiche sono sempre più percorse da un
fremito che le fa vibrare.
Ti sta avvolgendo sotto le ascelle il top, senti abbassarsi
leggermente le Tue belle tettine con i capezzoli ancora turgidi.
Deviproprio essere un bello spettacolo messa così, a 90 gradi con le
tette, il culo scoperti; le gambe larghe e la gonna avvolta in vita.
Senti più volte il tipico scatto di una macchina fotografica e vedo il
lampeggiare del flash.
Anche questo! Anche le foto!
Sei stremata non c'è la fai più.
La paura, il piangere ed il continuo singhiozzare ti stanno
sfiancando.
Aah! Hai!
Che male, stronzo, disgraziato! Senti che male mi hai fatto!
Ti ha violentemente infilato un dito nell'ano ed ora lo sta girando.
Senti il bruciore salirti lungo la schiena e un tremito violento ti
percorre tutto il corpo.
Ancheggiando cerchi di divincolarti, le tette ti sbattono.
Hai! Stronzo smettila!
Un altro! Me ne ha infilato un altro!
Il dolore è forte, tremi tutta, piangi e singhiozzi Continua a girarli
e allargandoli ogni tanto mi provoca delle fitte tremende che ti fanno
tremare tutta.
Ma cosa sta facendo?
Ah! Senti che morso! Stronzo, fottuto disgraziato!
Tende le due dita nell'ano, si è infilato sotto di te e ti ha
violentemente morso il capezzolo destro, quello che mi aveva già
martoriato prima.
Cerchi d'inarcare in corpo per alzarti, ma il disgraziato ci arriva lo
stesso.
Si alterna tra i miei due poveri seni, mordendomi i capezzoli, a volte
piano a volte talmente forte tra strapparmi un grido.
Ed intanto le due dita continuano a muoversi e rigirarsi nel mio
povero culetto.
È come uno spasmo quello che mi avvolge tutto il corpo, le sue dita mi
stanno facendo impazzire e i suoi denti sui miei capezzoli sono come
un martello che mi batte ritmicamente nel cervello.
Troia, sei una troia, ti stai eccitando utta, pensi con rabbia.
Lentamente la sensazione e la frustrazione si stanno trasformando in
un perverso senso di piacere.
Ci sa fare lo stronzo. Ti sta eccitando, il pianto ed i singhiozzi si
stanno lentamente tramutando in mugugni e sospiri.
Chiudi gli occhi e lentamente ti stai lasciando andare alle fortissime
sensazioni che stai provando.
Le lacrime smettono di rigarti il volto, ed altre lacrime, invece,
cominciano a scendere copiose.
Le due dita nell'ano non bruciano più anzi!
Con i denti continua a mordermi alternativamente i due capezzoli, che
sono diventati turgidi e duri come due piccoli peni.
Tutto il seno è contratto, lo senti teso e duro.
Ora il tuo corpo è teso e fremente ma per ragioni ben diverse da
prima, tutti i muscoli sono contratti nel sentire quei denti sui
capezzoli e quelle dita che ti stanno rovistando dentro.
Improvvisamente non lo senti più, è piombato un silenzio strano, sento
solo il mio ansimare.
Il seno ti duole, soprattutto i poveri capezzoli martoriati.
Le gambe ti tremano ancora, cerchi di ristabilire un punto
d'equilibrio. Sei tutta sbilanciata in avanti e le spalle cominciavano
a dolerti.
Ha! Ha! ti lamenti.
Che strana sensazione. Cos'è ?
È una sensazione stranissima e invadente, il freddo mi fa contrarre
ritmicamente tutti i muscoli interni dell'ano.
Un brivido mi parte da in mezzo alle gambe e si espande velocemente il
tutto il corpo.
Lo senti arrivare ed entrare nel cervello come un treno.
Ti si contrae anche il diaframma facendoti mancare il respiro ed ad
ogni contrazione, le tue tette sbattono fra loro.
Un dito ti sta massaggiando l'ano con qualcosa fresco.
Ah! Hai! Hai! Gridi forte!
È entrato!
Si senti il suo pene grosso, duro e caldo dentro il tuo culetto.
Ti sembra gigantesco, lo senti comprimerti dentro, ti sembra quasi che
ti arrivi in gola.
Senti il suo pene muoversi prepotentemente dentro di te, dentro e
fuori dal tuo culetto ormai rovente.
Sei tutta fremente.
Senti tutto il seno contrarsi e i capezzoli ti fanno male da quanto
sono turgidi per l'eccitazione.
Le sue mani sembrano impazzite corrono dal seno al ventre sino
all'interno delle cosce.
Chiudi gli occhi e lascio penzolare il capo godendomi le sensazioni
che stai provando.
Tremi tutta.
Stai sudando e gemi ancheggiando sotto le sue potenti spinte.
Ti lamenti ed ogni tanto gridi dall'inteso piacere dato da queste
sconvolgenti sensazioni.
Il Tuo culetto vibra, si contrae con quel meraviglioso pene continua
ad andare su e giù dentro di lui sconvolgendoti tutto, dentro.
Le tue anche oscillano e si muovono al ritmo delle sue.
Senti che sta arrivando, il ventre ti si contrae, le cosce tremano, ti
sollevo sulle punte dei piedi per sentire meglio i movimenti del suo
pene nel tuo culetto. Lo senti in un modo sconvolgente, ogni volta che
affonda, ti si contrae lo stomaco da piacere e poi un languore che ti
parte dal basso
ventre sale sino alla bocca.
Inghiotti più volta la saliva, e ti roteo la lingua sulle labbra arse
dall'intenso ansimare.
Gridi dal piacere.
I capezzoli, i capezzoli, stringili. Gridi in un picco di piacere.
Non fai in tempo a fine la frase che senti due morse attanagliarteli.
Ah! Si! Cosi! Cosi! Gridi ad ogni suo affondo nel tuo culetto.
Cosi! Si! Mi piace!
Il primo orgasmo è come una bomba che ti esplode in tutto il corpo.
I capezzoli stretti da non so cosa sono di un turgido impressionante e
le sensazioni che ti inviano nel cervello sono impressionanti.
Di nuovo il tuo respiro si fa affannoso, ansimi e ti lamenti come mai
mi era successo.
Oscilli il capo, ad ogni sua spinta tutto il basso ventre ti genera
degli stimoli e delle sensazioni indescrivibili.
Le gambe ti s'irrigidiscono, il seno ti sembra scoppiare, le natiche
ti sembrano di pietra e ad ogni suo affondo senti le sue palle che ti
sfiorano scaricandoti una scossa elettrica che ti avvolge tutto il
ventre e sale, sale avvolgendoti la spina dorsale, sino ad esplodermi
nella testa.
Sii! Sii! Urli! Con tutta la forza che t sento dentro, ormai sconvolta
dal piacere.
Non hai mai goduto tanto.
La testa continua ad oscillarti e la gola si fa sempre più secca per
l'intenso ansimare.
Improvvisamente due mani ti stringono la testa e qualcosa di turgido e
caldo ti entra prepotentemente in bocca.
Apri gli occhi, ti vedi un ventre maschile con l'imponente attaccatura
di un pene spuntare da un folto pelo nero.
Ma sono in due!
Fai appena in tempo a formulare questo pensiero, che le sensazioni
provocate dal pene nel culetto e le dita che ti stuzzicano e da questo
pene in bocca ti fanno eccitare di più.
E poi la sensazione di quella cosa calda, morbida e dura
contemporaneamente che entra ed esce dalla tua bocca è fantastica, le
labbra leggermente secche sono ancora più sensibili e stimolate
dall'insolita presenza.
Istintivamente succhi avidamente, gli rotei la lingua sul glande,
cercando il piccolo orifizio in cui infilarci la sua puntina.
Ogni tanto rilassi la bocca sino a fartelo arrivare quasi in gola.
Le sensazioni che ti arrivano dal basso ventre sono inimmaginabili, le
spinte cominciano a farsi più regolari e fonde.
Anche quello in bocca comincia a pulsare, senti le prime gocce
inumidirti la gola arsa.
Sii!
Eccolo! Arriva! Arriva! Sii!
Ecco senti il getto, arriva come l'onda quando si è distesi sul
bagnasciuga, arriva ad inondare il tuo culetto.
T'inarchi fremente, ti si contrae il culo e le tette sbattono mentre
due mani al volo le strizzano con forza, le cosce tremano impazzite ed
il culetto e i polpacci dallo sforzo, sono diventati duri come il
granito.
Sii! Ah! Così!
Non è mai stato così bello, pensi.
Senti il pene nella tua bocca crescere, sento percorrerlo in tutta la
sua lunghezza dal pulsare del suo succo che sta arrivando.
Sii!
Ecco il getto che ti riempie la bocca, un po' ti cola dagli angoli, ma
cerchi di trattenerlo e rotearlo in bocca con la lingua per assaporare
sino in fondo il suo sapore.
Succhio, succhio avidamente sconvolta nei sensi dal pieno di orgasmo
in cui sei, succhio in modo da estrarne sino all'ultima goccia.
Tutto il corpo è in fiamme, continue onde di piacere lo fanno
contrarre ed inarcare dopo una serie di orgasmi sconvolgenti non ce la
fai quasi più, ogni tanto ti si annebbia anche la vista, hai la testa
che comincia a dolerti per le forti sensazioni che stai provando.
Mollemente ancheggi ancora sotto le ormai tenui spinte, poi ...
improvvisamente il buio il nulla.
Senti freddo, senti un freddo tremendo avvolgerti cingerti in vita e
salire lungo la schiena.
Apri gli occhi e fatica riesci a focalizzare.
Ma cos'è ... hai in mente ancora quelle sconvolgenti sensazioni ed ti
ritrovi qui seduta in macchina.
Ma è possibile che sia stato tutto un sogno?
Istintivamente t'infilo una mano sotto la gonna e senti il tuo culo
ancora umido.
Il tanga non c'è più !!!

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