giovedì 17 marzo 2011

Un escort molto speciale

Questo racconto erotico, che pubblico oggi con grande piacere, ci parla di un escort davvero molto speciale...buona lettura!

All’età di 18 anni ho iniziato per puro caso quello che poi sarebbe diventata la mia professione il gigolò particolare. Ricordo come fosse ieri quando alle scuole superiori ebbi la mia prima esperienza una prof. Mi mise una votaccio ad un compito che benché identico a quello di un mio compagno che aveva avuto la sufficienza era stato valutato da 4 decisi che mi sarei vendicato. All’orario di uscita mi precipitai verso la macchina della prof. E le chiesi spiegazioni!! Di tutto punto lei si accorse del grave errore commesso ma che nn poteva farci niente perché i voti erano gia trascritti allora la minacciai di rivolgermi al preside e lei con tono arrogante mi disse che nn aveva paura di un moccioso. Il giorno seguente salutai la prof. Nel cortile e con i suoi compiti in mano mi diressi dal preside la prof. Mi blocco per le scale e fece cenno di seguirla entrammo in una classe vuota e li la prof. Inizio a farmi la predica dicendomi che ero il peggiore dei suoi alunni che con quel gesto nn avrei risolto niente. Nelle sue parole leggevo un po di timore la prof. Era carina sui
40 fisico magro capelli neri occhi neri una 3 di airbag e un culo grosso a pagnotta la guardavo fisso negli occhi senza proferire parola il suo linguaggio iniziò ad assumere toni arroganti e presuntuosi fino a quando nn provo a strapparmi i fogli dalle mani reagii d’istinto e li misi dietro bloccandola con l’altra mano. A quel punto la prof. Mi guardo negli occhi e mi chiese di sbrigarmi a consegnarle i fogli mi rifiutai dicendole che lo sapeva bene cosa sarebbe successo se il preside avesse ricevuto una lamentela da parte di un alunno per questi errori e ricamandoci sopra la situazione della prof. Si sarebbe fatta delicata. Pero essendo io uno buono dissi alla prof. Che poteva comprare il mio silenzio mi disse di nn essere ricca le risposi che nn volevo soldi ma bensì una ricompensa per il mio silenzio. L’atmosfera iniziava a riscaldarsi la prof. Mi chiese se ero matto nel solo pensare che potevo scoparmela per caso le risposi che lei nn meritava di essere scopata ma doveva essere punita per quello che aveva fatto. La prof. Ando su tutte le furie provo a farmi desistere con le sue parole infamanti rimasi impassibile e mi sedetti su una sedia e le indicai la lavagna adesso scrivi chiedo perdono a luigi per il mio errore e prometto che nn si ripeterà. Quando ebbe finito poso il gesso e si avvio vero la porta la fermai con un gesto della mano la tua punizione e appena iniziata la portai di fianco la cattedra le chiesi di rileggere quello che aveva scritto si rifiuto e fu allora che “SPANK” le mollai un uno sculaccione che la fece saltare ma che fai fu la sua reazione adesso leggi e “spank” le mollai un secondo sculaccione inizio a leggere bene brava cosi adesso giu i jeans” ma cosa” ubbidisci!!! I jeans scesero fino a terra adesso le calze brava bene!! Ora le mutandine “no” “quelle” silenzio!!! Ti ho detto che devi ubbidire ecco cosi brava vedi che quando vuoi sei brava?” Si signore”mi avvicinai al suo culone hai un culone lo sai? “che significa” e grosso e poco formoso questo nn va bene però adesso nn importa adesso devi essere solo punita come meriti giusto? “si padrone” brava sei una che apprende subito “ma cosa merito come punizione?” adesso vedrai mi siedo su questa sedia e tu dovrai metterti sulle mie ginocchia a pancia sotto brava cosi le gambe dritte in modo da sollevare il culo si cosi brava. Era li sulle mie ginocchia pronta giocai un po con le sue chiappe sfiorandole il buchino proibito ebbe un sussulto ed esclamo “MAHHH”…. E prima che potesse finire la frase “spank” parti il primo sculaccione leggero si giro verso di me con aria di sfida e allora “spank” “spank” “spank” spank” una raffica di sculaccioni ad intensita variabile che la facevano sussultare ad ogni colpo il suo culetto stava diventando sempre più rosso decisi che per la prima volta poteva bastare le ordinai di alzarsi obbedii “adesso hai capito chi sono?” “Si” “sei il mio padrone bene adesso inginocchiati. Il culo le bruciava ancora e quando si mi mise in ginocchio ebbe un esclamazione di dolore ma senza esitazioni estrasse il cazzo dai pantaloni e inizio col leccare la punta fino poi a scendere arrivando alle palle li la feci soffermare a lungo la sua lingua doveva leccare ogni singolo centimetro il mio godimento in breve raggiunse vette altissime e quando glielo infilai in bocca il mio orgasmo fu rapido e violento ma la prof riuscì a nn bere il mio nettare che le fini solo in faccia. Comunque le dissi che era stata brava ma poteva migliorare ancora ora poteva amdarsene per il cattivo voto avremmo risolto in un’altra maniera.

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