sabato 25 febbraio 2012

mercoledì 22 febbraio 2012

Stupri, inculate e incesti

Che cosa vogliono i lettori di questo blog? Semplicemente racconti di stupro, di inculata e di incesto. E volete sapere qual è la cosa che più mi stupisce e allo stesso tempo mi eccita? Che più della metà dei lettori sono in effetti donne e ragazze, questo non lo ammetteranno mai ma sono tantissime le ragazze che vengono sul blog. Mi scrive ad esempio Fiorellino94, che studia al Liceo Scientifico, ha appena compiuto 18 anni e mi fa tanti complimenti per il blog oltre a esprimere il suo grandissimo desiderio di fare la pornostar. Speriamo che ci riesca! In bocca al lupo, cara Fiorellino94!

mercoledì 1 febbraio 2012

Mi fa male il culo!

donna inculata da un negro

Scrivo queste poche parole prima di provare a prendere sonno, ma non so se ci riuscirò. Il fatto è che il culo mi fa male, male davvero. Però sono contenta: nella mia vita di donna sono arrivata a 30 anni e non ho mai potuto fare quello che volevo del mio corpo. Prima dovevevo mantenermi casta perché mio padre e i miei fratelli mi vigilavano. Poi è arrivato mio marito, di cui sono innamorato ma che sessualmente è veramente noioso: me lo mette nella vagina, si agita un po' e mi riempie di sperma: poi si gira dall'altra parte e dorme, mentre io rimango a fantasticare, qualche volta a toccarmi per soddisfarmi da sola. Una vita grama, fino ad oggi. Certo non posso lamentarmi di nulla, mio marito si prende cura di me, è benestante e a me non manca nulla, almeno dal punto di vista materiale. Ma il sesso mi manca, anzi mi mancava.

Perché finalmente ho conosciuto Ahmet.

E' di Ahmet lo sperma che ho ancora nel culo, è di Ahmet la colpa, o il merito forse, del doloro che sento al culo e dell'adrenalina che mi inonda tutto il corpo.
L'avevo scoperto qualche settimana fa, navigando su internet, un blog pacchiano e grossonalano, ma con foto molto esplicite. Foto amatoriali, prese dal vivo e senza quella raffinatezza e quell'eleganza HD che spesso rovinano la semplicità e direi quasi la brutalità che un atto sessuale dovrebbero avere. Invece erano delle foto perfette, almeno per me. Prese dal vivo. Leggevo il piacere nei volti delle donne penetrate, la soddisfazione del dominio nei volti degli uomini, tutti neri. E poi Ahmet: era lui quello che dominava su tutto, con il suo pene dalle dimensioni considerevoli, il suo corpo bronzeo, la sua espressione sogghignante, carica quasi di disprezzo nei confronti delle donne con cui stava facendo sesso.
Il blog spiegava chiaramente che, pagando 250 euro, si poteva fare sesso con uno degli stalloni ripresi nelle foto. Per avere Ahmet ci volevano 400 euro, lui era il gioiello.
Ci ho pensato settimane, e ogni giorno mi sono masturbata pensando di essere io in quelle foto. Poi ho chiamato il numero pubblicato sul blog: e finalmente ho capito come fare ad essere davvero io a essere in quelle foto. Mi risponde una ragazza di poco più di 20 anni, molto dolce. Mi dice che devo pagare 250 euro. Le dico che voglio Ahmet: allora sono 400. Devo fare il test dell'AIDS prima e consegnarlo, il sesso si fa senza preservativo. Le foto sono obbligatoriamente pubblicate su internet, sono vietate mascherine o simili ma se voglio posso truccarmi e posso cambiare il colore dei capelli.
Mi sono masturbata furiosamente per giorni semplicemente ricordando il tono di questa telefonata. Ho fatto il test anti AIDS e ho comprato una parrucca. Poi sono andata da Ahmet.
La signorina era una bella biodina, mi aspettava. Mi ha fatto entrare in un locale abbastanza piccolo, al pian terreno, suddiviso con una tenda. Nella parte vicina all'entrata eravamo in tre donne, una di circa 25 anni e una di 40. Anche loro stavano aspettando di essere inculate. La signorina mi ha chiamata e siamo entrate in un bagno molto piccolo: mi ha fatto un clistere li, sentivo che le altre donne potevano ascoltare i rumori del mio corpo mentre mi liberavo. E la signorina guardava. Ero imbarazzata da morire, anche per la puzza. Ma lei sembrava non farci caso. Poi sono uscita e mi sono sedute. Nel frattempo è arrivato il primo negro, ha preso la donna che doveva scopare e se le portata dietro la tenda. Si sentivano le urla della donna, 20 minuti di stantuffo e poi l'orgasmo. La venticinquenne è uscita stravolta, nuda e con lo sperma su tutto il corpo.
Il negro ridendo ha ritirato i soldi ed è andato via. Poi ne è arrivato un altro e si è scopata la quarantenne, stesse modalità.
Infine è arrivato Ahmet. Non mi ha degnata di uno sguardo, nei suoi occhi c'era disprezzo. Non aveva un buon odore lo ammetto, era sudato però il suo odore mi ha preso allo stomaco e mi ha eccitato da morire. Mi ha preso la mano e mi ha condotto dietro la tenda. Mi ha detto spogliati con un tale magnetismo che mi ha soggiogato. Mi sono spogliata subito. Lui aveva una maestosa erezione, si è spogliato anche lui. Ha iniziato a scoparmi e poi a incularmi con un ritmo forsennato, sentivo scoppiare dentro di me gli orgasmi a catena quasi ritmati dagli sculaccioni che mi appioppava mentre mi cavalcava. Poi è esploso, una marea di sperma nel culo. E tutto è finito. Sono dovuta andare via, pagandolo. E mi ha sputato addosso. Mi ha colpito sul viso, vicino alla bocca e io ho allungato la lingua per prendermi tutto il suo sputo.
Sono andata via, piena di umiliazione e di piacere, con la decisione che domani tornerò a farmi inculare.
Le mie foto sono su internet adesso, ma non mi importa nulla. Il culo mi fa male ma è un dolore piacevole perché mi ricorda i più bei momenti della mia vita.
Mi faccio schifo.