lunedì 14 maggio 2012

Un incesto anale

incesto anale
Il racconto che state per leggere ci viene inviato da Marinache dichiara di avere 18 anni e di aver vissuto davvero questa storia. Il giorno dopo aver compiuto i 18 anni, mio padre mi prese da parte e mi disse che me lo voleva mettere nel culo. Io rimasi perplessa, arrossii tutta e poi iniziai a farfugliare qualcosa, ma la sberla che ricevetti in piena faccia mi fece capire che, molto probabilmente, non avevo alcuna voce in capitolo. Era una faccenda che riguardava mio padre e il mio culo vergine. Mi girò, mi abbassò i jeans e le mutandine e me lo mise dentro di botto. Il dolore fu forte. Mi stantuffò a dovere, fino a riempirmi il culo di sperma. Poi mi fece girare di nuovo per appiopparmi altri due schiaffoni in piena faccia (che mi ruppero il naso) e infine mi abbracciò e ringraziò. Fu quello il momento in cui venni. Un orgasmo incredibile, ottenuto senza nemmeno sfiorarmi il clitoride. Il più forte orgasmo della mia breve vita. Mio padre mi disse che ero una puttana e che meritavo il trattamento che avevo subito. Mi limitai a dargli ragione perché in effetti era così. E da quel giorno il trattamento incestuoso per il mio giovane culetto è quasi quotidiano e devo ammettere che si fa sempre più duro. Ho anche iniziato a bere prima lo sperma e poi la piscia di mio padre. La sua fantasia più forte è quella di farmi mangiare la cacca, ci ha provato un paio di volte ma mi è venuto da vomitare. Fino adesso malgrado le sberle, i pugni, i calci, le cinghiate non ci è ancora riuscito. Ma mi ha giurato che se non imparo a mangiare la cacca, mi spellerà viva a cinghiate. E temo che lo farà veramente, ormai ho imparato a capire che un uomo come mio padre va obbedito e amato. Mia madre lo adora e mi invidia moltissimo, fino a poco tempo fa era lei l'oggetto di tutte queste attenzioni.

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