mercoledì 27 giugno 2012

Una famiglia speciale



Sono Dora, ho 19 anni e la mia è una famiglia speciale. Mia mamma, 3 anni fa, ha deciso di lasciare mio padre ed è andata a convivere con un altro uomo, suo amante da almeno 10 anni. Mio padre è uscito distrutto da questa esperienza, lui così preciso e rigoroso ha cominciato a bere, a diventare un uomo trasandato. Quando in fabbrica hanno dovuto fare dei tagli, lui che era contabile è stato mandato a casa e si è ritrovato senza una moglie, senza un lavoro, con 800 euro al mese di pensione perché è stato prepensionato. Passa il tempo in cannottiera, davanti alla TV, bevendo birra. Il suo corpo è sempre stato atletico e muscoloso, ma negli ultimi tempi gli è venuta su la pancia, a forza di stare seduto tutto il giorno sul divano a bere birra. Confesso di essere stata sempre innamorata di mio padre e di aver fatto delle fantasie erotiche con lui. Anzi, da sempre mi masturbo sognando di farmi scopare da lui. L'anno scorso, avevo da poco compiuto i 18 anni, è successo una cosa particolare.
Un giorno mi dice: "Stasera esco".
"Con chi esci papino?", gli chiedo io.
"Con la signora Lucia del terzo piano"
"Ma papà è una vecchia, ha 60 anni ed è brutta, vedova da 15 anni e nessuno che se la prende"
Mi arriva uno schiaffone in piena faccia, il mio papino è un po' collerico.
"Senti signorina, io esco con chi voglio, da quando la puttana che avevo sposato mi ha lasciato non faccio sesso e ne ho bisogno. E non ho i soldi per pagare una puttana"
"Papino quello che volevo dirti è che puoi fare sesso con una ragazza che è innamorata di te, che è bella e che ha un seno di quarta misura".
"E chi sarebbe?"
"Sei molto sexy papino...."
In effetti per me lo era, anche se aveva una cannottiera tutta sbrodolata e un paio di mutandoni che non erano certo di Kelvin Klein...
"Che cosa stai dicendo?"
Ma intanto mi afferra, ha capito che voglio fare sesso con lui. Gli tolgo le mutande e inizio a succhiarli il cazzo, così grande e così duro, non mi interessa il cattivo odore ma mi piace tenerlo in bocca, mi eccita.
Faccio cadere gli short e gli dico di penetrarmi rapidamente. E lui obbedisce. Inizia a scoparmi con desiderio e anche con odio, so che il mio bel corpo gli ricorda quello di mia madre che tanto male gli ha fatto e io sono contente di dargli piacere e consentirgli, allo stesso tempo, di sfogare la sua rabbia.
Mi venne dentro quella prima volta, e fu una lunga serie di rapporti sessuali. Poi cominciò a farmi anche il culo. Io sono felice, talvolta mi picchia, spesso mi chiama troia, ma io sono felice lo stesso. Vivo con l'uomo che amo e che desidero sessualmente, che mi scopa tutti i giorni e un piatto di pasta ce l'ho sempre. Non abbiamo soldi ma questo nella vita non è importante.

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