venerdì 5 novembre 2010

Sesso a Barcellona

Barcellona, chissà perchè, è considerata una città dove tutto è possibile. Eccovi un racconto erotico ambientato proprio a Barcellona.

Finalmente il 24 aprile era arrivato, non resistevo più, le crocette da
mettere sul calendario erano finite, domani mattina si parte destinazione
Barcellona.
Marta era eccitatissima all'idea di trascorrere 7 giorni in compagnia del
tanto desiderato Paolo, e voleva sferrare l'attacco decisivo per
conquistarlo, "sono disposta a tutto", questo ripeteva ormai da tempo alla
sua amica del cuore Jenny.
Era ormai da 6 mesi che rincorreva Paolo, e non riusciva a capire perché gli
sfuggiva sempre, eppure era una bella ragazza con una fila di spasimanti che
non finiva più.
Mora, alta 1.70 e due occhini verdi che avrebbero fatto perdere la testa a
chiunque.
Forse l'arte della seduzione non era ancora il suo mestiere, ma avrebbe
imparato in fretta, nei giorni passati i Spagna .


Barcellona


Il primo passo era quello di capitare vicino la stanza di Paolo poi sarebbe
stato piu' facile. Ma la sorte si mise di mezzo e due piani la dividevano da
lui.


"devo escogitare qualcosa, non puo' essere che quella stronza di Carla sia
capitata accanto a Paolo gli devo parlare assolutamente"


"ciao Carla ti devo chiedere un favore grosso "
" spara"
" mi devi cedere la stanza, sai eh vorrei stare al terzo piano , eh per il
panorama , si il panorama sai a me piace tan"
" finiscila con queste stronzate, mica sei l'unica che si vuole scopare
Paolo"
" ma che dici, non è vero, e poi anche se fosse a che te ne frega"
" niente tanto sono io quella che ci dorme accanto"
" lo so che hai il coltello dalla parte del manico, ma sai certe volte puo'
anche accadere che una voce anonima telefona al tuo tanto amato Stefano e
gli racconti delle tue rombatine extra che ogni tanto ti fai"
" si va sul pesante vedo, ci tieni cosi tanto a lui "
" puo' essere"
" che stronzetta, che posso dire davanti all'amore vero ci si inchina,
comunque, io la camera te la cedo, ma ricorda hai un debito nei miei
confronti"
" si si va bene, non rompere, dammi le chiavi, la tua stanza è la numero 125
secondo piano "


Il primo traguardo era stato raggiunto ora veniva il difficile.


" jenny io vado a fare una doccia sono veramente sfinita, ma che fai dormi,
dai svegliati siamo a Barcellona"
" vatti a lavare io mi riposo un po'"
L'acqua scorreva copiosa e bagnava il corpo di Marta che sembrava ormai
persa nei suoi pensieri, e come gli succedeva da tanto tempo non poteva
fare a meno di immaginare come poteva essere stare con Paolo.
Sentiva le sue calde labbra che la baciavano appassionatamente, guardandola
negli occhi, vedeva le sue mani che andavano a liberare i suoi seni dalla
morsa del reggiseno. Senza accorgersene si ritrovò eccitatissima, e sentiva
una calda senzazione che gli saliva dalle gambe, non pote' fare a meno di
toccarsi trovandosi bagnata, e sempre co gli occhi chiusi inizio' a
toccarsi, sentiva il suo dito medio, entrare dentro di lei ed ogni volta era
come se fosse Paolo a toccarla, ormai il caldo si era fatto insostenibile,
lo sentiva stava per godere, la mano strofinava sempre piu' forte.


" CHA CAVOLO STAI FACENDO SOTTO QUELLA DOCCIA SONO
MINUTI CHE TAI LI SOTTO"


" no niente, eh eh ho finito esco subito, scusa"
" va bene"


" Jenny io ho finito di vestirmi io vado a fare u giro di perlustrazione"


La fortuna era con lei, si trovo' subito davanti a lui
" Ciao Paolo, com'è vai"
" oh ciao bene un po' stanco, scusami ma devo andare"
" dove vai cosi di fretta siamo arrivati da poco , gia scappi.
" si devo andare"
"Ciao"
" ciao"
"( non mi scappi tanto facilmente devo vedere dove vai)"
lo segui senza farsi scoprire, arrivo vicino la camera numero 136, busso,
una voce gli apri' e lo fece entrare, spari' dietro la porta.


"ora che faccio, devo sapere cosa sta facendo"
Si avvicino vicino la porta e il cuore quasi si fermo sentendo quei rumori
che venivano dall'interrno
" si dai ti prego continua, oh oh che bello....."


Inizio a correre verso la sua stanza senza neanche accorgersi che stava
piangendo. Entro' sbattendo la porta e buttandosi sul letto.
" che è successo, perche' piangi"
" quello stronzo si sta scopando una al secondo piano, e ancora non sono
passate tre ore da quando siamo qui"


" dai su che ti credi che i ragazzi si conquistano con la poesia , qualcosa
bisogna pure concedere tu che credi di fare"
" non lo so il mio piano è andato a farsi benedire devo escogitare qualcosa2
Jenni si avvicino', era fasciata dal suo asciugamano, che riusciva a
contenere il seno con molta fatica, e comincio' ad asciugarli le lacrime.
" sai Marta i ragazzi sono veramente stronzi è i fanno solo soffrire, non
sono mai come un'amica che ti vuole bene, ed è disposta ad ascortati per
ore"
Marta si giro' e si sedette sul letto
" lo sai jenny, hai proprio ragione"
"certo che ho ragione"
" ma tu non hai nessuno in mente con fare qualcosa"
" certo"
" chi è? Non me ne hai mai parlato, che stronza"
"lo scoprirai presto"
" comunque grazie ti voglio bene"
Marta si getto ad abbracciare jenny, ed il duo movimento slaccio l'
asciugamano dell'amica facendola rimanere con il seno nudo
I seni di jenny, con quei capezzoli stranamente turgidi, fecero esplodere
una bomba nella testa di Marta, era piacevolmente attratta da quelle due
spine che gli punzecchiavano lo sterno.
Jenny capi subito che qualcosa era cambiato in quell'abbraccio, scosto
leggermene la testa e con la voce tremolante gli disse
" sai martaè da tanto tempo che sogno di fare una cosa "
Marta non rispose rimanendo nel caldo abbraccio di jenny.
Jenny inizio a beciarle l'orecchi, sentendo subito un fremito da parte di
Marta che riusci solo a farfugliare qualche parola
" ma. che che fai, no "
ormai non riusciva a controllare i suoi sensi, e i suoi arti, la sua mano
sembrando quasi telecomandata, inizio' a toccargli i seni.
Jenny capendo che omai Marta era tra le sue mani, scosto la testa incollando
le sue labbra a quelle di Marta, baciandola con passione .
La sua lingua prima incontro la timidezza di quella di marta, ma ci volle
poco a sconfiggerla, le due si stavano baciando con un'intensita' mai
provata.
I respiri si facevano affannosi, le mani di jenny avevano iniziato a
sbottonare la camicia di Marta che ormai non opponeva piu' resistenza a
nulla .
Marta continuava ad accarezzare il florido seno di jenny, si sposto
leggermente per permettere a jenny sfilarle la camicia.
In pochi attimi anche il suo seno, di dimensioni piu' piccole vibrava libero
nell'aria.
Marta guardava la sua amica mentre con delicatezza aveva iniziato a scchre i
suoi capezzi, che erano diventati talmente duri da fargli male.
Marta non riusciva piu' a trattenere le sue emozione e qualche mugolio di
piacere gli scappava,.
La bocca di jenny inizio a scendere piano piano verso l basso, baciamdolo
prima la pancia, suscitando delle contrazioni del ventre sensibile di Marta,
poi inizio a giocare con l'ombellico e subito dopo, i due bottoni che
chiudevano la gonnellina di Marta furono aperti.
Gli sfilo la gonna e con un movimento molto, sensuale la denudo'
completamente.
Rimase qualche secondo a guardare il corpo tanto desiderato di marta, la
quale, scosto l'asciugamano che ormai non copriva piu' l'amica .
Le loro bocche si unirono di nuovo, le loro mani viaggiavano impazzite sui
loro corpi.
" voglio vedere quanto sei eccitata", disse jenny nell'orecchio di marta.
Scese lentamente co la testa verso le gambe di marta, arrivata vicino al
monte di venere annuso con quanto fiato poteva e chiuse gli occhi sentendo l
'odore dell'amica.
Fece stendere marta sulla schiena, e gli scosto leggermente le gambe, vide
subito delle goccioline di rugiada sui peli del bel fiore di Marta, si
avvicino' lentamente, ormai tremavano entrambe come delle foglie, bacio
delicatamente la fichetta di Marta, che isposecon un miagolio, inizio a
sentire con la punta della lingua il sapore della sua amica.
" sei eccitata da morie, sei bagnatissima"
" non c'e' la faccio piu' sto esplodendo, ti prego fammi godere"
Jenny inizio a leccarea michetta dell'amica, era molto scrupolosa, non
lasciava neanche un cm inesplorato, con le dite aveva iniziato a
oltrepassare la soglia del piacere.
Le gambe di marta ormai le stringevano la testa come una morsa, ed il bacino
si spingeva sempre piu' avanti per assecondare i colpi di linua di jenny.
Il cuore andava a mila, era vicina all'orgasmi piu' bello della sua vita,
nessun maschietto che ogni tanto si faceva gli aveva fatto provare tanto
piacere.
Jenny era bravissima ormai erano due le dita che affondavano nela figa di
Marta, che si bagnava sempre di piu', e con la boca stava tormentando il
clito di marta, che stava per esplodere.
Lo succhiava lo mordeva lo baciava, la prendeva con le dita, era unpo
spettacolo vederla e marta stava godendo come una matta, mai avrebbe pensato
che sarebbe stata la sua amica e non paolo a farla godere cosi.
" voglio venire ti prego non c'e' la faccio piu', si dai scopami con le
dita, cosi' cosi'"
jenny aumento il ritmo i respiri si facevano sempre piu' affannosi finche
un grido liberatorio e la bocca inondata dagli umori di marta le fece capire
che l'orgasmo era arrivato, un'orgasmo impetuoso, bellissimo, emaestoso.
Marta era esausta e non faceva altroi che ripetere "mio dio che bello che
bello"
Jenny le si avvicino la bacio delicatamente sulle labbra e gli disse
" allora Paolo se vuoi te lo puoi ancora scopare"
" non so che pensare ora"
" tranquilla a me piacciono anche i agazzi, non si vive di sola lingua, e se
vorri ti posso dare una mano. Farlo in tre lo fara' impazzire.
"dobbiamo preparare un piano per farlo venire qui"
"nessun problema amore mio"

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